Consolidamento

fondazioni

Le cause primarie di degrado delle strutture di fondazione sono dovute al degrado dei materiali di costruzione o ad errori nel dimensionamento degli elementi che le costituiscono. Le tecniche di consolidamento di fondazioni esistenti sono diverse, di seguito indichiamo le più consolidate:

Fondazione continua in cemento armato: consolidamento mediante palificata trivellata in cemento armato

Tale tecnica è utilizzata in presenza di cedimenti strutturali principalmente imputabili al terreno sottostante. Il procedimento consiste nel: sbancamento; perforazione della coppia di pali; armatura fino a quota d’intradosso della trave rovescia; getto fino alla quota dell’intradosso prevista per i traversi; scavo sotto la trave rovescia per realizzare i traversi; armatura dei traversi fino ad interessare le travi cordolo, casseratura e getto, ripetizione delle operazioni per coppia di pali non contigui; armatura, casseratura e getto del cordolo.

Consolidamento di fondazione in muratura mediante sottofondazione con travi aderenti
Tale tecnica è utilizzata in caso di incoerenza o totale assenza di strutture di fondazione. Il procedimento consiste nel: sbancamento fino al piano di posa originario; getto del magrone di cls; posa in opera delle armature; realizzazione di travi aderenti alte collegate da fori armati: realizzazione di fori orizzontali,6-10/mq, nella muratura, di collegamento tra le murature aderenti da realizzare, armature dei fori con ferri d 16-20mm sporgenti per poco meno della metà delle travi aderenti iniezioni di fori con malta espansiva, casseratura, getto del cls.

Fondazione continua in muratura: consolidamento mediante pali trivellati

Tale tecnica è utilizzata in presenza di cedimenti del piano di posa o di strati profondi del terreno. Il procedimento consiste nella perforazione obliqua con sonda a rotazione ed apposizione di camicia; armatura del cavo; infilo del tubo di iniezione; malta cementizia o cls a elevato dosaggio di cemento q.li 6/mc di cemento; iniezione con formazione del bulbo e successivo sfilamento graduale della camicia mediante martinetti; se l’armatura è costituita da trefoli occorre mettere in opera una piastra, praticare due turni di tessitura, quindi taglio e sigillatura.

Plinto in cemento armato: consolidamento mediante sottofondazione
Tale tecnica è utilizzata qualora si intenda aumentare la portata del plinto. Il procedimento consiste nell’individuare due o più zone in cui operare scavo e suddividere l’intervento; eseguire lo scavo fino alla profondità individuata; sbatacchiare lo scavo per contrastare spinte del puntellamento; eseguire una soletta di magrone armata con rete; eseguire la muratura di mattoni pieni e malta a meno dell’ultimo filare di mattoni, predisporre le ammostature sui lati incompleti; apporre cunei di contrasto tra intradosso del plinto e testa della muratura; messa in opera dell’ultimo filare di mattoni.