Antiumidità

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L’umidità di risalita è una delle cause più frequenti del degrado degli edifici e rappresenta anche una delle problematiche più importanti e difficili da combattere interessando di norma i muri prospicienti le fondazioni e comportando un processo di degrado delle malte che legano le murature e gli intonaci.

La diffusione dell’acqua nei materiali da costruzione dipende da una particolare caratteristica di ogni materiale definita “porosità”: tale

indica la predisposizione di un materiale ad assorbire acqua che a sua volta riuscirà a spostarsi all’interno del materiale stesso attraverso un fenomeno fisico conosciuto come “capillarità”. Il dimensionamento dei capillari svolge un ruolo determinante circa i tempi di risalita del liquido: tanto più questi sono piccoli tanto più la risalita sarà veloce, mentre più i capillari sono grossi minore sarà la velocità di risalita. La velocità con cui il liquido risale non è costante, è invece decrescente ed occorrono lunghi periodi per il raggiungimento dell’altezza massima.

L’umidità di risalita si distingue generalmente da alcuni tratti inconfondibili:

 

Presenza limitata ai piani bassi o interrati, risultando particolarmente evidente negli angoli d’unione con le pareti

Una macchia costante che sale dalla quota del pavimento verso l’alto della parete

Una linea di demarcazione netta tra la porzione umida e quella asciutta della parete

Colore particolare

Persistenza nel tempo senza subire particolari variazioni in funzione delle condizioni ambientali

La presenza di residui salini in corrispondenza del punto in cui l’acqua evapora

Tipologie di Intervento

I metodi di eliminazione, o riduzione, del fenomeno dell’umidità capillare delle strutture sono diversi e basati su altrettanti principi chimici e fisici: tra questi citiamo ad esempio il più datato che consiste nella creazione all’interno del setto murario di sifoni finalizzati alla dispersione dell’umidità attraverso uno scambio tra l’aria esterna e il muro, fino a tecniche più recenti basate sul principio dell’elettrosmosi, il quale attraverso l’inserimento di elettrodi nelle murature vanno a creare delle barriere elettrosmotiche che spingono l’acqua presente verso il terreno di provenienza.

Il metodo da noi proposto prevede un’azione combinata d’interruzione della risalita dell’acqua mediante la creazione di una barriera chimica attraverso l’infiltrazione di una crema idrorepellente a base silanica (testata come prodotto per il trattamento dell’umidità di risalita nella muratura dall’Istituto di Ricerca delle Costruzioni del Belgio Rapporto ref. BE 407-695-057 del 6/7/09) e il trattamento delle murature mediante l’applicazione di un ciclo d’intonaco ad alta traspirabilità macroporoso.

Barriera chimica

Il sistema richiede fori orizzontali di diametro 12 mm da praticare con i centri distanti non più di 120 mm. In tutti casi, il sistema più efficace è forare orizzontalmente, direttamente nel corso della malta, preferibilmente alla base di tutti i mattoni/elementi del corso selezionato, ad una altezza di circa 150 mm rispetto alla quota del terreno (riferirsi al disegno sotto come esempio in funzione della disposizione dei mattoni).?Dopo l’operazione di perforazione, ogni singolo foro necessita di essere pulito correttamente soffiando aria secca e solo successivamente colmati con apposita crema idrorepellente.

Intonaco macroporoso

É un intonaco ad alta traspirabilità contenente speciali agenti porogeni, inerti e leganti selezionati, idoneo per il trattamento ed il risanamento di murature soggette all’umidità di risalita. Tale deve essere conforme ai requisiti richiesti alle malte tipo R come da normativa UNI EN 998-1. Caratteristiche di tali tipologie di intonaci devono essere:

  • Eccezionale capacità di favorire l’evaporazione dell’umidità presente nella muratura grazie alla presenza di un elevatissimo numero di capillari sistematicamente interrotti da macro e micro porosità.
  • Inglobamento degli eventuali sali idrosolubili all’interno dell’intonaco con conseguente eliminazione delle efflorescenze superficiali e delle muffe.
  • Modulo elastico simile a quello della muratura.
  • Elevata traspirabilità al vapore.

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